Tecnologia

Viaggiare restando a casa: con Loquis si può

Sappiamo che esistono diverse attività per evadere dal quotidiano, attività che possono teletrasportarci in un mondo parallelo, come la lettura e i film. La ricchezza culturale data dall’interazione umana con una persona di un altro luogo, invece, difficilmente può essere replicata restando nel salotto di casa nostra. Loquis, però, ci va vicino.

Si tratta di un’app made in Italy che raccoglie oltre 100mila storie di viaggio, di cui 70mila che raccontano di luoghi italiani e 30mila che parlano di posti al di fuori della penisola italiana. L’applicazione sfrutta la geolocalizzazione per consigliarci delle audio guide sui principali luoghi di interesse nelle vicinanze. È una raccolta di podcast turistici in cui le voci narranti sono delle guide in carne ed ossa, ognuna con il proprio modo di raccontare e interagire.

L’idea di Loquis è nata in realtà nel 2018, ma ha visto le luce del sole solo verso la fine del 2019, proprio a ridosso dello scoppio della pandemia che ha bloccato il settore del turismo. A causa infatti dell’isolamento forzato, l’app ha avuto un boom nel periodo tra marzo e novembre, facendo registrare una crescita del 100%. 

Il fondatore della start up è Bruno Pellegrini che, grazie agli investimenti di Feltrinelli, Digital Magics e di altri piccoli investitori che hanno partecipato a un crowdfunding del 2020 su MamaCrowd, ha dato vita al progetto. Pellegrini racconta che l’idea è nata “da un viaggio in macchina, mentre tornavo a casa e attraversavo l’Italia centrale sulla E45”. Il suo intento era creare “un servizio che mi organizzasse tutto quello che c’era da sapere di un luogo, raccolto da diverse fonti, e mi leggesse quello che poteva interessarmi come dei brevi podcast”.

Inizialmente l’app era stata pensata per far conoscere meglio i luoghi in cui si viaggiava, ma a causa della pandemia, si è trasformata in una divertente via di fuga in borghi antichi e paesaggi lontani, da scoprire mentre si sta comodamente seduti sul divano. Ci sono “racconti di ogni tipo: ci sono canali dedicati al cineturismo e ai luoghi dove sono stati girati i film più famosi, canali sulle vicende noir che vi hanno avuto sede, sulla street art e sui ristoranti, sui luoghi della resistenza e della grande guerra, sui posti fantastici ed esoterici, sugli artisti e i personaggi famosi che vi hanno vissuto”, e ancora “canali su quartieri che si narrano quotidianamente, come il Pigneto e il Tufello a Roma, e tantissimi canali personali ma super emozionanti”.

Le storie sono create e raccontate da centinaia di utenti, che non sono altro che persone comuni e appassionati di viaggio. Ad entrare a far parte del “cast” di narratori ci sono anche alcuni volti famosi della scena italiana come Stefano Fresi e Carlo Infante.

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