I nuovi alimentatori basati sulla tecnologia GaN

Oggi, le persone più digitalizzate portano nel proprio zaino tablet, smartphone, notebook, cuffie wireless e tutti questi dispositivi hanno bisogno del proprio alimentatore, il peso e l’ingombro dei vari prodotti tecnologici diventano così notevoli. 

Alcune aziende di elettronica come Aukey, Eggtronic e Anker hanno già lanciato sul mercato alcuni innovativi caricabatterie che si basano sulla tecnologia GaN (nitruro di gallio). Ma vediamo perché questi caricatori potrebbero conquistare gli utenti e rivoluzionare il mondo degli alimentatori. Come ben si sa, questi dispositivi sono solitamente realizzati in silicio e sono anche piuttosto voluminosi e pesanti, ma recentemente è entrato in gioco un altro elemento che potrebbe rimpiazzarlo, parliamo del nitruro di gallio.  

Il GaN è un semiconduttore molto utile nella produzione di prodotti elettronici e già utilizzato nell’industria militare e aerospaziale. Ma quali sono gli aspetti positivi di questo elemento? È vero che, rispetto al silicio, è più costoso, ma possiede diverse caratteristiche da non sottovalutare. Innanzitutto promette una velocità di ricarica più elevata, si riscalda poco ed è più efficiente in quanto consuma meno energia, a differenza del silicio che disperde nell’ambiente una grande quantità di calore. Secondo l’ipotesi di un fisico dell’Università di Bristol, ci potrebbe essere una riduzione del consumo di energia tra il 10% e il 25% se tutti i dispositivi funzionassero basandosi sul nitruro di gallio.  

Apple, per contribuire alla riduzione sull’impatto ambientale, è stato il primo brand a eliminare gli alimentatori dalle confezioni degli ultimi modelli di iPhone. Nonostante ciò, l’azienda di Cupertino, ma anche le famose Samsung e Huawei, stanno lavorando per progettare i nuovi caricabatterie con la tecnologia GaN. Mentre Xiaomi, società cinese, ha già lanciato sul mercato un dispositivo di ricarica che è in grado di caricare al 100% un Mini Note 10 Pro in soltanto 45 minuti e un altro aspetto molto interessante è il fatto che l’alimentatore, rispetto ad uno “classico”, ha un volume ridotto di quasi il 50%. 

Se, come è stato più volte ripetuto, il GaN diventerà il “silicio del futuro”, allora non solo gli utenti avranno dei dispositivi più leggeri, efficienti e meno ingombranti, ma anche l’ambiente che ci circonda ne trarrà un grande vantaggio. 

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