Microsoft, AI ancora più accessibile

Microsoft annuncia l’avvio di un piano quinquennale volto a migliorare l’accessibilità dell’intelligenza artificiale per persone con disabilità. Il piano include tre ambiti diversi, ossia formazione, lavoro e tecnologia accessibile, ed è supportato dal lancio di un nuovo fondo nell’ambito di “AI for Accessibility”, con cui le tecnologie assistite divengono alla portata anche di chi non può permettersele.

Microsoft mira a una formazione sul campo, al sostegno economico per l’acquisto di strumenti di studio, lavoro e integrazione, a un implemento dei software e delle funzionalità dedicate a incrementare l’accessibilità.

Sullo stesso sito di Microsoft è possibile leggere che “La tecnologia cambia velocemente il modo di vivere, imparare e lavorare e l’Intelligenza Artificiale potenzia le capacità delle persone con disabilità offrendo strumenti che supportano l’indipendenza e la produttività”.

È quindi fondamentale fare in modo che le persone con disabilità abbiano tutti gli strumenti necessari per ottenere la massima indipendenza e produttività.

Esistevano già tool finalizzati a un utilizzo globale della tecnologia, come l’Immersive Reader (utilizzato da più di 35 milioni di persone), le note facilitate di PowerPoint e la modalità a contrasto elevato di Teams. Ma adesso a questi tool se ne aggiungeranno altri, e naturalmente le novità riguarderanno anche i software più comuni, come quelli inclusi nel pacchetto di Microsoft Office. Ad esempio, Word, grazie all’intelligenza artificiale, rileverà e convertirà gli stili del titolo per i lettori non vedenti e ipovedenti, mentre Excel presenterà un riquadro che aiuterà le persone a muoversi più facilmente in un foglio di calcolo.

Anche i social conosceranno novità importanti. Entro la fine dell’anno, LinkedIn avrà funzionalità che permetteranno di visualizzare sottotitoli automatici nelle trasmissioni live, nonché trascrizioni per contenuti aziendali e modalità “dark”.

Uno spazio sarà dedicato alla formazione, e dunque a studenti con disabilità, vista l’importanza di avere curricula e contenuti accessibili. Citando Microsoft, “non c’è un momento migliore del presente per reimmaginare l’inclusione e l’accessibilità nella formazione”, soprattutto grazie all’intelligenza artificiale, con cui si potrà supportare uno studente disabile nel passaggio dal liceo al college, semplificare il modo di imparare a usare la tecnologia assistitiva, fornire soluzioni flessibili e personalizzate, nonché mettere a disposizione alloggi studiati per studenti con particolari condizioni mentali o con disabilità cognitive.

L’azienda ha anche annunciato iniziative in alcune università americane – University of Texas Austin, Georgia Tech e Florida A&M – con lo scopo di incrementare il numero di laureati con disabilità nelle materie STEM (acronimo inglese che corrisponde a Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica).

Vi sono anche diversi incentivi per aiutare gli innovatori a studiare e realizzare tool tecnologici inclusivi e accessibili, per permettere anche a chi ha una disabilità a essere indipendente e prendere in mano la propria vita e il futuro.

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