Nesos, la startup che potrebbe cambiare il mondo delle terapie mediche
Purtroppo, sempre più sovente e sempre più persone sono colpite da malattie autoimmuni che possono essere tenute sotto controllo grazie a farmaci antinfiammatori e immunosoppressori. Ma se in futuro fosse possibile curare questi disturbi tramite dispositivi elettronici? Sarebbe una grande vittoria e un enorme passo avanti nel campo medico.
La startup Nesos, con sede a San Francisco, ha creato un dispositivo, tuttora in fase di studio e di sviluppo, che potrebbe essere in grado di supportare e aiutare il sistema immunitario e migliorare lo stato infiammatorio provocato da alcune malattie come l’artrite reumatoide.
L’azienda statunitense ha prodotto un paio di auricolari innovativi che non emettono né suoni né musica, ma che utilizzano la tecnologia della neuromodulazione per generare campi elettrici e inviare impulsi al cervello. E-mmunotherapy, è chiamato così questo nuovo approccio terapeutico che potrebbe aiutare il cervello a regolare lo stato dell’infiammazione e tenere quindi sotto controllo la funzione del sistema immunitario. Perché, come hanno dimostrato gli studi, il cervello e il sistema immunitario non sono due “reparti” separati, ma dipendono l’uno dall’altro, comunicano tra di loro e lavorano in simbiosi.
Indossando questi dispositivi, il nervo vago che collega il cervello con gli organi più importanti del corpo verrebbe sollecitato da alcuni impulsi elettrici che potrebbero essere in grado di diminuire e migliorare i sintomi di alcune malattie.
Nesos ha già effettuato uno studio su circa trenta persone che soffrono di artrite reumatoide. I partecipanti a questa ricerca, che ha avuto la durata di tre mesi, hanno indossato gli auricolari tutti i giorni e soltanto per alcuni minuti e questa prima fase ha già portato a risultati positivi. La metà dei malati ha riscontrato dei miglioramenti, mentre più della metà ha avuto miglioramenti del 20%, invece un terzo è migliorato del 50% e alcuni hanno addirittura avuto miglioramenti dei sintomi del 70%. I dispositivi possono offrire campi elettrici personalizzati in base allo stato di salute del paziente e della malattia.
L’ente statunitense FDA, Food and Drug Administration, che si occupa di regolamentare i prodotti alimentari e farmaceutici, deve ancora approvare gli auricolari creati dall’azienda Nesos e, quindi, dovremo aspettare ancora qualche anno per capire se questi nuovi dispositivi medici potranno essere utilizzati e se saranno veramente efficaci nella lotta contro le malattie autoimmuni.
Nesos e il suo team di ricercatori ed esperti sta lavorando per la realizzazione di altri due prodotti medici che agiscono sul cervello e che hanno l’obiettivo principale di prevenire e curare i sintomi di alcuni disturbi molto comuni come l’emicrania e la depressione post-partum.
La startup statunitense ha aperto una nuova e innovativa strada per cambiare, sviluppare e migliorare il mondo delle terapie mediche che in futuro potrebbe basarsi sullo sfruttamento di una tecnologia avanzata e su un uso limitato di farmaci per prevenire e curare alcune malattie.